RIVOLUZIONE
RIVOLUZIONE CONCETTUALE....
Dacché ero bimbetta attendevo trepidante quei momenti in cui il papà mi faceva visita, portando nella mia vita quella capacità di farmi sentire qualunque cosa io desiderassi essere e di trovarmi in qualunque luogo la mia fantasia fosse capace di portarmi.Nulla poteva distogliermi dai suoi racconti di terre magiche; laddove Sciamani e Testanera tramandavano, attraverso antica sapienza in armonia col creato, i segreti dell'esistenza. Mio padre e primo maestro, nel suo nome d'arte Nicolanepumocenomaria (prima foto), mi iniziò alla conoscenza della via Sciamanica con un battesimo in cui mi fece udire, attraverso una sua tecnica di corde vibrate nell'aria, il suono primigenio del soffio di Vita.
In concomitanza di questo atto sciamanico mi diede un compito, che a tutt'oggi non ho terminato di compiere, e che riserbo nell'anima quale mio graal salvifico per la mia esistenza.
In tale circostanza mi fece anche dono: un quadro (seconda foto), che io amo definire "Il soffio di Dio", dicendomi che ogni volta mi fossi sentita persa o stanca in esso avrei ritrovato il mio centro, semplicemente guardandolo.
Papà attese pazientemente che io fossi pronta, seppur sapesse che sin da piccolissima alternavo stati di medianicitá a stati di veglia, in qualunque contesto anche scolastico...
"Ha una fervida immaginazione la bimba" diceva la maestra.
Racconti pensavano frutto di immaginazione ma che io sapevo provenire da altrove.
Avevo cominciato ad avere premonizioni, di diversa natura, in quello stato di dormiveglia che ci accompagna verso il mondo onirico più profondo sin dall'età di 6 anni.
A 20 anni, quando venne a mancare mio nonno materno, che ci fece da padre terrestre, ebbi avviso attraverso un sogno fatto qualche tempo prima in lingua greco antico, seppur da me mai studiato ma al cui risveglio trovai risposta attraverso la traduzione di mia sorella Samanta Artico; oggi affermata psicoterapeuta della Gestalt ed all'epoca studente al liceo classico Carducci di Milano.
Le carte su me esercitavano un fascino ancestrale. Mi dilettavo, infatti, sin da giovanissima ad utilizzare le carte dei mazzi di mia madre, a cui tutti rivolgevano domande, io compresa, e le leggevo quasi per scherzo, quando, mi accorsi che gli interrogativi, quasi confusi, che ponevo alle carte ben presto prendevano forma e risposta alla mia coscienza. Allora spaventata, e con mio padre che era venuto a mancare, per molto tempo mi ripromisi di non toccarle mai più, finché non avessi avuto la prova che erano parte di un cammino interiore sacro. Con Jodorowsky ho capito che avevo trovato la persona che sapeva leggere e trasmettere il ‘libro sacro’. Da allora iniziai a voler studiare questo archetipico strumento di potente connessione con il nostro inconscio e grazie a Paulina Jade Donez, sciamana di Jodorowsky e sua compagna professionale da una vita, ho potuto divenire Tarologa di seconda generazione dopo Alejandro.
Ma cos'è la Tarologia?
La Tarologia, ce lo spiega bene Marianne Costa anch'ella compagna professionale per diverso tempo di Alejandro Jodorowsky, è la rivoluzione concettuale che ha trasformato il Tarot da gioco divinatorie a strumento archetipico in grado di portare alla luce le trame insospettabili del nostro inconscio.
L’esemplare più antico del Tarot di Marsiglia è del 1475 (conservato alla Bibliothèque Nationale de France)
M piace leggere il Tarot con queste immagini tanto antiche da risultare senza tempo e anti-egocentriche, perché mi connette con la parte immemoriale, ciò che va oltre la mia memoria individuale, oltre il mio piccolo “io” formato dalle ferite e dalle difese individuali, e fa emergere la parte altruista e universale che è latente in ognuno di noi.
Il mio focus di oggi è sulla dimensione narrativa della memoria e della psiche.
Focus che già nel 2012 avevo chiaro in me, tanto che fondai l'associazione editoriale ReNovelling. Chiusa nel 2016 in quanto mia sorella, stimata socia, non poteva più collaborare con me in questo progetto di rievocazione emotiva della memoria in opere editoriali inedite. Questo in quanto la sua attività da psicoterapeuta le impediva di poter dedicare le tante energie che questo progetto richiedeva e di cui vi lascio l'unica traccia di memoria rimasta:il link di un articolo scritto da un bravo giornalista che ci conobbe e che ne rimase entusiasto.
https://www.2duerighe.com/attualita/6973-renovelling-la-crisi-ci-dona-opportunita-grazie-alle-parole.html
La conoscenza del proprio inconscio, la purificazione delle emozioni infantili, il rispetto e l’ascolto dell’altro, la fedeltà a una cornice deontologica, le conoscenze teoriche sulla psicologia e lo sviluppo dell’essere umano, oltre al fatto di poter offrire alcuni strumenti efficaci, sono indispensabili per un utilizzo terapeutico del Tarot. E lo stesso avviene con lo studio dell’albero genealogico: può essere un’avventura individuale o semplicemente la capacità di aiutare un’altra persona a chiarire quali sono i personaggi del suo albero genealogico (e questo non costituisce un lavoro terapeutico, ma un accompagnamento alla presa di coscienza). È però vero che per aiutare una persona a cambiare, occorre uno studio preparatorio molto importante, nonché la possibilità di intrecciare rapporti e proficui scambi di opinioni con specialisti di altre discipline.
Oggi, se volete utilizzare il Tarot per liberarvi dai problemi che vi impediscono di vivere serenamente, scordatevi croci, candele, cianfrusaglie esoteriche e tutte quelle pratiche oracolari impegnate di mistero che lungo il corso di tre secoli sono state utilizzate per leggere il futuro. Scordatevi il futuro, soprattutto, poiché, come scrive Jodorowsky, il regista cileno inventore della tarologia il Tarot si può usare per tutto, ma non per prevedere il futuro, perché il cervello tende a ubbidire alle previsioni, e se dici a una persona che ha un po’di fiducia in te che si romperà una gamba, se la romperà.
Nel concludere questa mia breve emozione vi lascio una poesia inedita scritta da mio padre.
Grazie
Le Tarot-La Via dell'Anima
tarotmilano@gmail.com
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(foto 3).




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