DIMMI COSA SOGNI ..
L'ONIROTAROLOGIA
Il
mondo onirico, dalla notte dei tempi dell’umanità, è sempre stato quell’universo
da esplorare per cercare di rintracciare risposte attraverso gli enigmi del
nostro inconscio che si esprime anche attraverso il linguaggio
simbolico del sogno. Io sono stata attratta però dall’antica intuizione della
civiltà Greca in cui affermavano di non fare i sogni ma di esserne
visitati.
Da
questo nasce la OniroTarologia che a differenza della psicoanalisi ne cerca
significati da ricondurre alla veglia per la tarologia non sono linguaggi necessariamente
correlati.
L’OniroTarologia viene in aiuto per
superare le barriere dell’interpretazione autoreferenziale, giungendo a
conclusioni che spesso già conosciamo, mentre il potere del sogno è
proprio quello di insegnarci qualcosa di profondo di noi stessi che non conosciamo.
In pratica si cerca di associare le immagini dei Tarocchi al racconto del
sogno, costruendo una sequenza di Tarocchi che sia in grado di illustrare
visivamente gli elementi sognati. Visualizzando la sequenza dei Tarocchi, che
sono un compendio di immagini ad alto contenuto simbolico e archetipico, il
sognatore riesce in un certo senso ad oggettivizzare il proprio sogno,
osservandolo dall’esterno (quindi in modo più neutrale), come se leggesse una
storia a fumetti.
Le
sequenze di Tarocchi sono in grado di far evocare intuizioni
sul significato profondo dei sogni, una trama nascosta non immediatamente
visibile “alla coscienza superiore”.
Lo studio della relazione tra Tarocchi, inconscio e sogno inizió con Carl Gustav Jung che intuí le potenzialità. La tarologia, a
compendio degli studi portati avanti da C. Gustav Jung sulla connessione fra
tarocchi, inconscio e sogno, è un contributo pratico, una tecnica di
interpretazione. Credendo altresì nella sincronicità pratico nelle
letture di tarot anche i cammini esistenziali; sempre avvalendomi di questo
potente strumento del Tarot quale connessione con la nostra voce dell’anima. Concedersi
una Consulta di Tarot esistenziale è, quindi, un metodo efficace innanzitutto
perché permette di offrire stimoli per rispondere ai perché e trovare i come
dei propri conflitti inconsci.
Ma quali sono i segnali/sensazioni
a cui porre attenzione nel nostro risveglio dalla nostra vita onirica?
Tristezza?
Dolore?
Piacere?
Chi sono i personaggi sognati?
Sono
persone reali con cui ho rapporti attuali nella mia vita o sono piuttosto
figure immaginarie o persone con cui non ho più rapporti da tanto tempo? Nel
secondo caso i personaggi vanno visti principalmente come la raffigurazione di
una parte di noi stessi che vive a livello inconscio (e che tendiamo a
proiettare in persone esterne)
Come si dipana la trama in cui si racchiude il sogno?
Ha
l’aspetto di un racconto che si conclude oppure ha un finale aperto? Alcuni
sogni sembrano porci un interrogativo: preso atto di come stanno andando le
cose come intendi reagire?
E’ un sogno che si ripresenta e ogni quanto?
Con
l’OniroTarologia questo lo si può vedere bene, notando ad esempio certi
Tarocchi o intere sequenze che compaiono pressoché immutate in sogni
apparentemente differenti.
Quale sequenza assumono?
Quello
che ho sognato oggi può essere la prosecuzione del racconto onirico di ieri?
pur essendo mutati i personaggi e gli aspetti apparenti?
Gli
atteggiamenti dell’Io “sognante” e dei personaggi del sogno quanto
sono simili ai miei atteggiamenti della vita reale?
Quanto
invece sono compensatori di miei atteggiamenti reali eccessivamente sbilanciati
in un senso o nell’altro?
Facciamo attenzione alle “voci”
Nei sogni quando capita di ricordare frasi o interi
dialoghi prestiamo particolare attenzione, perché sono la voce spontanea del
nostro inconscio.
La
civiltà di oggi trascura l’analisi di benessere che possiamo far scaturire dall’attenzione
al mondo onirico, laddove invece nell’antichità la pratica di interpretazione
del sogno era importantissima e chi aveva la saggezza o sapienza dell’interpretazione
di essi era una figura di medecin dell’anima… era uno Sciamano. La
comprensione del sogno il semplice fatto di prestare attenzione a ciò che si
sogna porta grandi benefici. Un antico detto recita: “un sogno non interpretato è come una
lettera non letta”. Leggere quella lettera ci può aiutare ad
essere consapevoli; l’ideale è arrivare a prendere decisioni consapevoli nella
nostra vita reale basandoci sul contenuto di quella lettera. Non è tanto
importante che cosa sogniamo, ma come noi re-agiamo da svegli rispetto alle
tematiche poste nel sogno.
I
sogni in questa prospettiva godono di vita propria e manifestano una propria
energia che vive indipendentemente dalla volontà della nostra coscienza.
Che definizione assumono gli incubi in
tutto questo? Gli incubi non
sono altro che il nostro inconscio che urla per destare la nostra
attenzione. Urlare è la naturale reazione che avrebbe chiunque veda le
proprie lettere sistematicamente ignorate dal destinatario! Gli incubi
segnalano la presenza di un conflitto inconscio di importanza vitale
per il sognatore ed in ragione di ciò è fondamentale comprenderne la natura. Tanto
più il sognatore è sordo alla voce del proprio inconscio (arrivando persino a
metterne in dubbio l’esistenza o a dare unicamente ascolto alla voce della cosiddetta
ragione e dell’Io cosciente), tanto più l’urlo è forte e terrificante.
I
mostri e le figure spaventose che popolano i nostri incubi sono quella famosa
“parte di noi stessi” che ci rifiutiamo di accettare e di comprendere. Quando
questo avviene, il rischio è che questa parte di noi divenga sempre più
selvaggia, assorbendo la nostra energia psichica in modo autonomo e vivendo
come un’entità separata in forte opposizione al nostro Io, giungendo
addirittura a prendere possesso della nostra vita senza che ce ne accorgiamo.
Con i Tarocchi tutto
diviene facilmente comprensibile. Aiuta molto tenere un diario dei
sogni, stimolando il ricordo del sogno. Anche chi è convinto
di “non sognare” scoprirà dopo qualche giorno di essere in grado di ricordare
piccoli frammenti onirici e dopo una settimana sogni interi.
La
cosa migliore è trascrivere il sogno appena svegli, perché già
dopo un’ora una buona metà dei particolari onirici sfuma nel nostro ricordo. Io
ad esempio, non avendo molto tempo al mattino come immagino molti di noi,
scarabocchio gli elementi chiave del sogno che manterranno fresco il ricordo
fino alla sera, quando avrò più tempo per compilare il mio diario. In
alternativa, registro il sogno con il microfono del telefono trascrivendo il
testo successivamente.
Riguardo agli strumenti
meglio utilizzare un diario
cartaceo,
perché la scrittura favorisce meglio l’autoriflessione e l’inchiostro è un
elemento simbolico che richiama il “flusso di coscienza”, l’energia psichica
che scorre, le stesse “acque dell’inconscio”. Con un diario cartaceo è inoltre
più facile disegnare eventualmente qualche elemento del sogno che ci ha colpito
o prendere appunti volanti.
Un buon diario dei
sogni dovrebbe contenere questi elementi:
TITOLO: un titolo di nostra
scelta che sia evocativo, come se fosse un film o una favola
IL CONTESTO OGGETTIVO: perché, secondo noi,
abbiamo fatto quel sogno, che periodo stiamo vivendo, cosa abbiamo fatto il
giorno precedente, in che modo il sogno rimanda a circostanze realmente
accadute? ecc.;
IL RACCONTO, un’introduzione, lo
sviluppo del racconto, la “peripezia” e la conclusione con all’interno: le
sensazioni provate all’interno del sogno e al nostro risveglio, una nostra
possibile interpretazione, per quanto elementare e stilizzata, un’azione
concreta, una decisione evolutiva che intendiamo attuare dimostrando
di aver appreso il contenuto della lettera scritta dal nostro inconscio e…. Una
Consulta di tarologia con me. Scrivimi o chiamami per fissare il tuo
appuntamento.
Carlotta Artico
Tarologa specializzata in cammini esistenziali
Email: tarotmilano@gmail.com
Cell: 3480016059
Le Tarot-La Via dell'Anima

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