ETERNA GIOVINEZZA....

... CHI HA TIMORE DI INVECCHIARE

"Le persone che inseguono l'eterna giovinezza sono spesso come orfani in un mondo dove tutto è passato tranne se stessi".

Conobbi Anna Martinelli, esperta in cosmesi naturale, ad un seminario ed insieme a lei percorremmo uno studio psicologico su chi "imprigionato" in questa condizione del timore di invecchiare si trova bloccata in un pensiero fisso che, spesso,  le procura insoddisfazione e disagi  nei rapporti sociali.

I motivi sono da ricercare, senza dubbio, in eventi accaduti in passato, solitamente nell’infanzia, nella quale, mentalmente,  l’individuo si rifugia in stati regressivi.
E’ come se ritornando indietro volesse rivivere la vicenda per cercare una soluzione ma senza trovarla.
Questa  persona ripete, spesso, lo stesso comportamento perché è incapace di elaborarlo e farlo maturare per una  normale via di crescita alienandosi, infine, come per risparmiare energia e ripetendo la stessa cosa. In questo modo, inconsciamente, non è obbligata a trovare o elaborare delle soluzioni e, di fatto,  resta bloccata in un punto fisso dal quale può osservare  senza dover sperimentare nuovi passi.
Tutti abbiamo qualche fissazione alla quale non facciamo caso. Alcune riguardano la vita domestica, altre la nostra socialità o la sfera personale.
Bisogna, però distinguere la normalità dalla disfunzionalitá  comportamentale.
Normale é se, per esempio, facciamo il  caffè in una certa maniera non troviamo la necessità di sperimentare altre modalità perché abbiamo acquisito un metodo che ci soddisfa. Può succedere, però, di osservare che un’altra persona lo fa in un modo diverso. A questo punto, subentra in noi la capacità di analisi che rimette in discussione la maturità acquisita  precedentemente e che ci dettava di fare il caffè in quella certa maniera e tramite tale analisi  giudichiamo se il caffè fatto in un altro modo è migliore, uguale o peggiore del nostro e da lì parte un percorso di elaborazione nel quale decidiamo di rimanere fermi con le nostre modalità o acquisirne di altre.
Se non elaboriamo nulla, possiamo dire che siamo vittime di una fissazione.
Abbiamo fissato la nostra modalità di fare il caffè e non vogliamo cambiarlo. Non per questo, il nostro atteggiamento è patologico. Non coinvolge, infatti, la negazione di elaborare un nuovo metodo ma, semplicemente la mancanza di interesse o di importanza della cosa. E’ un esempio, non banale ma quotidiano al quale non facciamo caso perché nella normalità della vita quotidiana , non sempre abbiamo la necessità di confrontarci con gli altri.

Vediamo, invece, un esempio di fissazione disfunzionale che può riguardare la giovinezza e la bellezza.
Fare attenzione alla propria bellezza può essere positivo se c’è il desiderio di piacere, di essere gradevoli ma questo percorso prevede un’evoluzione secondo cui ogni età ha il suo grado di bellezza che non è meno importante di quello precedente. Se, però, a questa esigenza si aggiunge quella dell’eterna giovinezza, il risultato può essere letale.

Quella che era la ricerca del benessere diventa la caccia all’impossibile.

Ogni nostra pulsione ha un obiettivo risolutivo, cioè che deve trovare uno scopo finale, così che mettere una crema per apparire più giovani non significa tornare indietro negli anni  ma semplicemente dare più luminosità alla pelle, attenuare i segni dell’età senza nasconde l’età stessa. Affidiamoci ad esperti che non vendono illusioni.

Carlotta Artico
Tarologa specializzata in cammini esistenziali
Email: tarotmilano@gmail.com
Cell: 3480016059
Le Tarot-La Via dell'Anima


Via http://amp.vitadamamma.com/ampproxy/73072/leterna-giovinezza-quando-non-si-vuole-invecchiare.html

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