LE APPARENZE INGANNANO
È PIÙ FACILE GIUDICARE CHE SAPERE!
Potremmo sentirci avviliti se ancora molte persone ci scambiano per chiromanti anziché taroterapisti ma troppo sovente, come ci rammenta il nostro docente dell'accademia Carlo Bozzelli, quando si parla di Arcani e Tarocchi, spesso si attribuisce a questo antichissimo strumento archetipico dell'Anima una percezione occulta, esoterica, magica e ben poco scientifica. Nella tradizione popolare parlare di tarocchi significa immaginare una cartomante che –ahimé- spesso in cambio di denaro consola il malcapitato prevedendo per lui chissà quale futuro. Ecco Io non faccio questo, Io non predico futuri inesistenti ma ho studiato e continuo a farlo, frequentando le migliori accademie e seminari, aggiornandomi nelle tecniche per l'utilizzo dei tarocchi come strumento di conoscenza di Sé in ambito terapeutico-emozionale
C.G. Jung disse: "c'è sincronicità fra il nostro stato d'animo e la figura dei Tarocchi che appare e, al di là delle parole, ci pone in un ascolto totale che tocca il corpo, passa per la pancia, il cuore, la testa divenendo poi pensiero ed azione".
I tarocchi hanno una storia antichissima (la versione originale dei tarocchi di Marsiglia che comunemente viene usata oggi pare risalga al 1300) e da secoli continuano ad affascinarci.
Perché? Solo perché speriamo che indovinino il nostro futuro? Sarebbe un’ipotesi riduttiva. I tarocchi in realtà hanno il potere di parlare al nostro Sé più profondo, alla nostra parte nascosta in modo diretto ed immediato grazie all’infinito patrimonio simbolico ed archetipico che ogni carta rappresenta e che fanno ormai parte del nostro inconscio collettivo e personale: colori, linee, oggetti si rivolgono al nostro Sé senza intermediari.
Per questo sempre più spesso vengono usati come strumenti di investigazione e lettura psicologica usato anche in alcuni casi da molti psicoterapeutici in quanto ha il vantaggio di fornire risposte immediate rispetto a percorsi psicologici per arrivare a rintracciare specifici comportamenti disfunzionali rispetto ad un obiettivo che il paziente non riesce a raggiungere o rispetto a perché a cui il paziente non sa dare risposta dei suoi ripetuti fallimenti.
Ecco come li definì C.G. Jung: “…sono immagini psicologiche, simboli con cui si gioca, come l’inconscio sembra giocare con i suoi contenuti. Esse si combinano in certi modi, e le differenti combinazioni corrispondono al gioioso sviluppo degli eventi nella storia dell’umanità”
. Non importa comprenderne il significato divinatorio (quello lasciamolo ai cartomanti!), ma cogliamone l’aspetto archetipico che le rende preziose per entrare in contatto con il vero Sé del consultante.
Jodorowsky ne La Via dei Tarocchi "L'incontro con se stessi è una delle esperienze più sgradevoli alla quale si sfugge proiettando tutto ciò che è negativo sul mondo circostante. Chi è in condizione di vedere la propria ombra e di sopportarne la conoscenza ha già assolto una piccola parte del compito" C.G. Jung.
I tarocchi sono per Jodorowsky, allo stesso tempo, specchio dell'anima e strumento terapeutico: è convinto che aiutino a sviluppare la coscienza e a vivere e capirsi meglio, "sono un aiuto per conoscersi psicologicamente e storicamente". Secondo l'autore, tutti gli psicoanalisti dovrebbero usarli: "risparmierebbero molto tempo". I Tarocchi "Sono un ponte fra due estremi, l'intuizione e la ragione...Dovrebbe essere materia di studio nelle università." Da, La Via Dei Tarocchi. C.G Jung disse:"c'è sincronicità fra il nostro stato d'animo e la figura dei Tarocchi che appare e, al di là delle parole, ci pone in un ascolto totale che tocca il corpo, passa per la pancia, il cuore, la testa divenendo poi pensiero ed azione". con se stessi è una delle esperienze più sgradevoli alla quale si sfugge proiettando tutto ciò che è negativo sul mondo circostante. Chi è in condizione di vedere la propria ombra e di sopportarne la conoscenza ha già assolto una piccola parte del compito" C.G. Jung.
I tarocchi sono per Jodorowsky, allo stesso tempo, specchio dell'anima e strumento terapeutico: è convinto che aiutino a sviluppare la coscienza e a vivere e capirsi meglio, "sono un aiuto per conoscersi psicologicamente e storicamente". Secondo A.Jodorowsky, tutti gli psicoanalisti e non solo alcuni dovrebbero usarli: "risparmierebbero molto tempo". I Tarocchi "Sono un ponte fra due estremi, l'intuizione e la ragione...Dovrebbe essere materia di studio nelle università."
Caro lettore, tu che sei arrivato sin qui, avrai il piacere di incontrarmi. Lasciami il commento di un tuo pensiero ed un tuo recapito e lunedì ti verrà fissato un appuntamento gratuito con me per una Consulta.
I tarocchi sono per Jodorowsky, allo stesso tempo, specchio dell'anima e strumento terapeutico: è convinto che aiutino a sviluppare la coscienza e a vivere e capirsi meglio, "sono un aiuto per conoscersi psicologicamente e storicamente". Secondo A.Jodorowsky, tutti gli psicoanalisti e non solo alcuni dovrebbero usarli: "risparmierebbero molto tempo". I Tarocchi "Sono un ponte fra due estremi, l'intuizione e la ragione...Dovrebbe essere materia di studio nelle università."
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Carlotta Artico
Tarologa specializzata in cammini esistenziali
Email: tarotmilano@gmail.com
Cell: 3480016059
Le Tarot-La Via dell'Anima
Le Tarot-La Via dell'Anima
C'e molta chiusura verso uno strumento cosi potente che usato bene può aiutarci e suggerirci come cambiare alcuni nostri atteggiamenti che inconsapevolmente ogni giorno sfoggiamo.
RispondiEliminaTrovo che sia un potente mezzo attraverso il quale l'indivuduo può migliorare davvero la propria esistenza ❤
Molto spesso l'ignoranza è sovrana . Alcune persone hanno timore solo a pronunciare la parola tarocchi. Grazie Carlotta per il bellissimo articolo che hai scritto.
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